PSICOLOGIA GIURIDICA.
Ne ho già parlato tanto nel post precedente “Il range d’azione della psicologia giuridica” (vedi articolo). Sintetizzando posso dire che essa ha il peculiare obiettivo di descrivere il profilo psicologico risultante dagli aspetti intellettivi, personologici ed attitudinali del soggetto su cui viene effettuata una perizia, in rapporto alla sua posizione giuridica (in rapporto al ruolo rivestito nella famiglia, nella scuola, nel mondo del lavoro e delle professioni e nella società). E’ chiamata principalmente a descrivere la storia personale (profilo psicologico) delle persone coinvolte in procedimenti giudiziari, al fine di indicarne i dati comportamentali e sottoporli al vaglio dell’autorità giudiziaria incaricata del processo civile o penale. Ha un ulteriore risvolto, quello della mediazione/conciliazione che è utile per ridurre i conflitti, permettere negoziazioni prima dell’inizio del vero procedimento legale. Le risvolti professionali, praticabili da uno Psicologo, con aggiuntiva e adeguata formazione, sono quella del Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU), Consulente Tecnico di Parte (CTP), Mediatore Familiare e Mediatore Civile.
La laurea in Psicologia non è l’unica laurea che permette la formazione specialistico-tecnica necessaria per intraprendere questi ruoli professionali, ma a mio avviso conoscere a fondo gli aspetti psicologici è fondamentale, specialmente nei casi dove sono in gioco soggetti che non hanno la capacità di esprimere e far valere i propri diritti e le proprie volontà, ad esempio bambini, anziani o un coniuge che soccombe ad una crisi coniugale divenendo il soggetto debole della coppia…
PSICOLOGIA FORENSE
E’ un’area specialistica della Psicologia Giuridica, riguarda l’osservazione e la descrizione psicologica dei “soggetti coinvolti”, durante l’espletamento del dibattimento, lo psicologo può essere interpellato per valutare:
-se una persona possiede un livello intellettivo e una salute mentale sufficienti per poter testimoniare;
-se l’atto criminale che ha commesso può essere conseguenza di una psicopatologia, e/o di uno stato di temporanea o permanente incapacità di intendere e di volere (quest’ultima in Italia viene valutata maggiormente dagli psichiatri);
-l’idoneità di un detenuto allo svolgimento di determinate attività lavorative in carcere o nell’ambito delle pene alternative;
-la validità o meno di una testimonianza (capacità di testimoniare); in nessun caso, tuttavia, potrà esprimersi sull’attendibilità della testimonianza di un minore o di chiunque altro, essendo un compito di esclusiva pertinenza dell’autorità giudiziaria non derogabile al perito/consulente.
Anche in questa sezione lo psicologo agisce in qualità di perito (CTU), tuttavia l’indagine è volta a casistiche differenti (settore penitenziario, penale, penale minorile…) ed è strettamente richiesta l’abilitazione alla professione di Psicologo. Limitrofe competenze sono affidate agli Psichiatri.
Psicologia Giuridica e Forense sono settori l’uno inglobato nell’altro, ma se nel primo settore le applicazioni si sviluppano in un’area di confine tra psicologia, sociologia e diritto, nel secondo l’accezione è prettamente psicologica. Conoscere l’ambito legale è necessario per sopravvivere, aver confidenza con un determinato gergo è necessario per comunicare con gli altri professionisti che hanno una formazione legale.
Lo psicologo clinico può svolgere perizie nel ramo forense con apposita formazione (master) post lauream e inserimento negli appositi registri provinciali con titolo di CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio).
I rami non si escludono, ma per orientarsi verso tutte queste mansioni occorre sicuramente una formazione più lunga e molta molta pratica.
CRIMINOLOGIA
Nello specifico è la scienza che studia gli autori e le vittime dei reati, i tipi di condotta criminale (e la conseguente reazione sociale) e le forme possibili di controllo e prevenzione.
L’oggetto fondamentale di studio è il reato, la cui definizione è sociale e normativa. Si rifà ad un settore poco nel quale la psicologia è poco sviluppata in Italia: il settore investigativo.
Serie TV americane e l’aumenta visibilità della cronaca nera tramite i media tradizionali e i new media, nonché i dibattiti televisivi che si sviluppano attorno a questi temi, hanno aumentato l’interesse negli studenti di psicologia per questo settore. Si deve sicuramente tener conto dei limitati sbocchi lavorativi e della difficoltà di aver una sostanziale mole di lavoro limitandosi al settore giuridico o forense, ad eccezione di rari casi di professionisti che collaborano attivamente con studi legali.
A cura di Silvia Colizzi (Psicologa Clinica esperta in Neuropsicologia e attualmente in via di perfezionamento in Psicologia Giuridica-forense)